Archivi categoria: Gastroenterologia

Sofosbuvir Plus Velpatasvir Combination Therapy for Treatment-Experienced Patients With Genotype 1 or 3 Hepatitis C Virus Infection: A Randomized Trial

Sofosbuvir Plus Velpatasvir Combination Therapy for Treatment-Experienced Patients With Genotype 1 or 3 Hepatitis C Virus Infection: A Randomized Trial
Stephen Pianko, MD, PhD; Steven L. Flamm, MD; Mitchell L. Shiffman, MD; Sonal Kumar, MD; Simone I. Strasser, MD; Gregory J. Dore, MD; John McNally, PhD; Diana M. Brainard, MD; Lingling Han, PhD; Brian Doehle, PhD; Erik Mogalian, PhD; John G. McHutchison, MD; Mordechai Rabinovitz, MD; William J. Towner, MD; Edward J. Gane, MD; Catherine A.M. Stedman, MD; K. Rajender Reddy, MD; and Stuart K. Roberts, MD

Mortality Associated With Medical Therapy Versus Elective Colectomy in Ulcerative Colitis

Mortality Associated With Medical Therapy Versus Elective Colectomy in Ulcerative Colitis

Meenakshi Bewtra, MD, MPH, PhD; Craig W. Newcomb, MS; Qufei Wu, MS; Lang Chen, PhD; Fenglong Xie, MS; Jason A. Roy, PhD; Cary B. Aarons, MD; Mark T. Osterman, MD, MSCE; Kimberly A. Forde, MD, MHS; Jeffrey R. Curtis, MD, MS, MPH; and James D. Lewis, MD, MSCE

Statine e tumore del fegato

BMj Open 2014, sept 17

Una meta-analisi pubblicata su BMJ Open che include più di 5 milioni di persone dimostrerebbe che le statine possono avere un effetto protettore  contro il rischio di tumori del fegato.

L’analisi eseguita  in Cina da Meng Shi e colleghi ha mostrato una riduzione del 42% del rischio di sviluppare una neoplasia del fegato nei pazienti sotto terapia con statine. Il vantaggio é addirittura accentuato nei pazienti ad alto rischio di neoplasia epatica e nei pazienti trattati con statine ad alto dosaggio.

Gli autori terminano raccomandando l’utilizzo delle statine come farmaco adiuvante nel trattamento delle neoplasie del fegato e di non sospendere una terapia con statine nei pazienti con già epatopatie.

Ursodeoxycholic Acid for Primary Biliary Cirrhosis: With or Without Bezafibrate?

Hosonuma K et al., Am J Gastroenterol 2015 Mar 110:423
Un piccolo studio mostra risultati promettenti con la terapia di combinazione.

L’acido ursodesossicolico (UDCA) ha dimostrato di migliorare i risultati a lungo termine nei pazienti con cirrosi biliare primaria (PBC).

Tuttavia, la sua efficacia non è universale in questa popolazione. Il bezafibrate, un derivato dell’acido fibrico in genere utilizzato per il trattamento di iperlipidemia,  recentemente ha dimostrato di migliorare i risultati del paziente quando aggiunto al UDCA.

Per valutare l’efficacia a lungo termine del UDCA da solo rispetto alla combinazione con bezafibrato nel migliorare i risultati nei pazienti affetti da PBC, investigatori in Giappone hanno randomizzati 27 pazienti a UDCA (600-900 mg al giorno) da solo o in combinazione con bezafibrate (400 mg al giorno), in uno studio multicentrico in cieco. I partecipanti avevano persistentemente elevati valori di fosfatasi...

A Mediterranean-Style Diet and Left Ventricular Mass (from the Northern Manhattan Study)

Hannah Gardener, Tatjana Rundek, Clinton B Wright, Yian Gu, Nikolaos Scarmeas, Shunichi Homma, Cesare Russo, Mitchell S V Elkind, Ralph L Sacco, Marco R Di Tullio
American Journal of Cardiology 2015 February 15, 115 (4): 510-4

Un meccanismo che collega la dieta, in particolare la dieta in stile mediterraneo (DT), con la prevenzione delle malattie cardiovascolari può essere un associazione tra un DT e la massa del ventricolo sinistro (LV) . Tuttavia, ci sono pochi dati su questa relazione.
Abbiamo ipotizzato che l’adesione ad una DT sarebbe inversamente associata con la massa ventricolare sinistra nella popolazione multietnica del Nord Manhattan.
Lo studio ha incluso 1937 partecipanti con massa ventricolare sinistra misurata mediante ecocardiografia (età media 67 ± 9 anni, 39% maschi, 58 % ispanici, il 20% bianchi, il 20% neri).
Un associazione inversa è stata osservata tra il punteggio DT e la massa ventricolare sinistra. In un modello di...

FDA Approves Weight Loss Device That Blocks Hunger-Signaling Nerve

Physician’s First Watch, January 15, 2015
By Kristin J. Kelley, Edited by Susan Sadoughi, MD, and Richard Saitz, MD, MPH, FACP, FASAM

La FDA ha approvato un nuovo dispositivo che tratta l’obesità controllando la sensazione di fame. “The Maestro Rechfrgeable System” è indicato per gli adulti con un BMI da 35 a 45 che hanno almeno una patologia correlate con l’obesità (ad esempio il diabete di tipo 2 ), e per i quali i programmi di perdita di peso sono stati inefficaci.

Il dispositivo, che viene impiantato chirurgicamente nell’addome, emette impulsi elettrici che bloccano il percorso del nervo vago che segnala il vuoto dello stomaco direttamente al cervello. Malgrado il dispositivo non ha raggiunto l’endpoint primario nello studio clinico ( 10% o più di perdita di peso in eccesso nel gruppo trattato rispetto al gruppo di controllo); tuttavia, il comitato consultivo ha concluso che i benefici (ad esempio, l’importante perdita di peso) superano...