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Omeostasi del potassio

F. John Gennari, M.D., N Engl J Med 1998; 339:451-458August 13, 1998
Una bassa concentrazione di potassio nel siero è forse la più comune anomalia elettrolitica riscontrati nella pratica clinica. Viene definita quando si ritrova un valore inferiore a 3,6 mmol di potassio per litro, l’ ipopotassiemia la si trova in oltre il 20 per cento dei ricoverati pazienti.
La maggior parte di questi pazienti ha concentrazioni di potassio sierico tra 3,0 e 3,5 mmol per litro. Dati comparabili non sono disponibili per i pazienti esterni, ma una bassa concentrazione di potassio nel siero è stato trovato nel 10-40 per cento dei pazienti trattati con diuretici tiazidici.
L’ipokaliemia è generalmente ben tollerata in persone altrimenti sane, ma, se grave, può essere pericolosa per la vita. Anche l’ipokaliemia lieve o moderata, aumenta il rischio di morbilità e mortalità nei pazienti con malattie cardiovascolari.
OMEOSTASI NORMALE DEL POTASSIO
La...

Perioperative Cardiovascular Evaluation and Management of Patients Undergoing Noncardiac Surgery

GUIDELINE WATCH November 6, 2014

Allan S. Brett, MD Reviewing Fleisher LA et al., J Am Coll Cardiol 2014 Aug 1;
A new guideline from the American College of Cardiology and American Heart Association

Nel 2007, l’ACC / AHA ha pubblicato una linea guida dal titolo “Linee guida per la valutazione perioperatoria cardiovascolare e cura per la chirurgia non cardiaca ” (J Am Coll Cardiol 2007; 50: E159).

I pazienti devono essere classificati come a basso rischio (<1% del rischio di evento cardiaco maggiore avverso, sulla base del tipo di paziente e fattori procedurali) o elevato rischio (≥1%). Le raccomandazioni per gli interventi si dividono in quattro categorie: Classe I (“deve essere eseguita”), Classe IIa (“è ragionevole eseguire”) o IIb (“può essere considerato”), e classe III (“non è utile o è potenzialmente dannoso “).

Le seguenti raccomandazioni riguardano alcune delle...

Guidelines for the Management of Stable Ischemic Heart Disease

Joel M. Gore, MD, Published in Journal Watch Cardiology, December 19, 2012

Queste linee guida hanno lo scopo di aiutare i pazienti con cardiopatia ischemica stabile (IHD) ed i loro medici a sviluppare strategie efficaci per la cura, tra cui l’istruzione, l’identificazione e il trattamento di condizioni che possono peggiorare o complicare IHD, la modificazione dei fattori di rischio e insegnare le terapie basate sull’evidenza.

1.In tutti i pazienti, la gestione della malattia dovrebbe inizialmente concentrarsi sull’eliminazione comportamenti non salutari (ad esempio, fumo) e l’adozione di uno stile di vita sano che comprende il controllo del peso, attività fisica e una dieta sana.

2.L’educazione del paziente è di fondamentale importanza e dovrebbe includere la compliance ai farmaci, i livelli di esercizio, auto-monitoraggio, e l’identificazione di un peggioramento dei sintomi (Classe...