Sport invernali

Tutti devono prepararsi fisicamente agli sport invernali anche le persone che praticano sport tutto l’anno. evidentemente quest’ultimi sono meno a rischio di infortuni perché già preparati ma le sollecitazioni delle articolazioni e in particolare la temperatura esterna durante l’inverno é nettamente diversa rispetto al resto dell’anno . In effetti gli sport invernali si effettuano in montagna a temperature spesso inferiori allo zero. Bisogna riscaldare molto bene la muscolatura prima di effettuare l’attività e ricordare che se ci si ferma i muscoli si raffreddano rapidamente e quindi necessitano di riscaldamento ulteriore.

Dobbiamo anche ricordare una complicanza piuttosto grave che é l’edema polmonare dovuto all’altezza.
Infatti in altitudine l’aria rarefatta altera l’equilibrio dell’ossigeno del sangue e fa accumulare acqua nei polmoni creando tosse e difficoltà respiratoria. Si deve salire ad alta quota lentamente e se si avverte una difficoltà respiratoria ingravescente é necessario scendere rapidamente a quote più basse.
L’idratazione é spesso dimenticata durante la stagione invernale. Infatti normalmente anche in inverno con l’attività fisica si suda molto perdendo molti liquidi per cui bisogna bere anche se lo stimolo della sete non viene percepito.

Le attività invernali sollecitano molto alcune articolazioni , in particolari quelle degli arti inferiori per cui é utile allenare queste articolazioni con esercizi di allungamento .
In Svizzera, il 41% dei turisti sceglie le montagne come la prima destinazione per le loro vacanze invernali. Gli sport sulla neve sono fra i più violenti, con una serie di incidenti che stanno sempre aumentando.
Sci alpino, snowboard o sci di fondo, ogni specialità ha la sua patologia. Distorsioni e fratture rappresentano il 58% degli infortuni sportivi invernali. La distorsione al ginocchio è il più frequente e rappresenta un terzo degli incidenti annuali.
Vi sono poi lesioni agli arti superiori, con fratture della spalla, avambraccio, e specialmente quelli del polso. Lo snowboard è lo sport più a rischio soprattutto per i principianti. L’unica protezione affidabile sono delle protezione per i polsi ma purtroppo la maggior parte degli snowboarder feriti non li indossavano. Per quanto riguarda le lesioni alla testa, sono in aumento (3% degli incidenti annuali) e sono principalmente relativi alle collisioni e colpisce soprattutto i bambini sotto i 11 anni e gli sciatori più di 55 anni. A peggiorare le cose, l’attuale sviluppo di snowpark (riservato per gli snowboarder) aumentano solo il rischio.

Risulta quindi importante un buon equipaggiamento che protegga le parti a rischio e per coprire le parti esposte dal freddo.

La redazione