Effect of Obstructive Sleep Apnea on Frequency of Stroke in Patients with Atrial Fibrillation

Dmitry M Yaranov, Athanasios Smyrlis, Natalia Usatii, Amber Butler, Joann R Petrini, Jose Mendez, Mark K Warshofsky

American Journal of Cardiology 2014 November 29

L’apnea ostruttiva del sonno (OSA) è un fattore di rischio indipendente per l’ictus ischemico che non è incluso nelle solite valutazioni del rischio cardio-embolici per i pazienti con fibrillazione atriale (FA). Lo scopo di questo studio era di valutare l’impatto delle OSA sulla frequenza degli ictus nei pazienti con fibrillazione atriale. I pazienti con FA e nuove diagnosi di OSA sono stati identificati con ricerca retrospettiva.
Quelli con già storie di ictus al momento dello studio del sonno sono stati esclusi.
L’enpoint primario era l’incidenza di ictus.
L’analisi dei sottogruppi è stata effettuata tra i diversi punteggi CHADS2 e CHA2DS2 -VASc. Dei 5138 pazienti esaminati per OSA, 402 (7,7%) avevano una FA e 332 (6,4%) hanno soddisfatto i criteri di inclusione. Tra la popolazione dello studio, l’insorgenza di un primo episodio di ictus è stata del 22.9%. L’ictus ischemico era più comune nei pazienti con OSA rispetto ai pazienti senza (rispettivamente 25,4% vs , 8.2%, p = 0.006). Dopo aggiustamento per età, sesso maschile, e la malattia coronarica, l’associazione tra OSA ed l’ictus è statisticamente significativa. È stato osservato un effetto dose positivo della indice apnea-ipopnea sul tasso di ictus (p = 0,0045). L’analisi per sottogruppi ha mostrato tassi significativamente più alti di ictus nei pazienti con un punteggio CHADS2 di 0 e CHA2DS2 -VASc di 0 a 1e con co-morbidità OSA.
In conclusione, OSA nei pazienti con fibrillazione atriale è un fattore predittivo indipendente per ictus. Questa associazione potrebbe avere importanti implicazioni cliniche nella stratificazione del rischio ictus ischemico.