Rallentare la frequenza cardiaca nell’angina stabile

Fox K, et al. N. Engl J Med. 2014; 371:1091-9

Una frequenza cardiaca veloce é un marcatore di rischio cardio-vascolare.

L’ivabradine inibisce il flusso dell’impulso nervoso del pacemaker sinusale rallentando la frequenza  senza cambiare la pressione arteriosa e nemmeno la funzione ventricolare sinistra. Circa 20000 pazienti  con una malattia coronarica  stabile senza insufficienza cardiaca hanno ricevuto ivabradine  o placebo. Dopo tre mesi la frequenza cardiaca media era di 61/min nel gruppo trattato con il farmaco  e di 71/min nel gruppo placebo.

Dopo 28 mesi nessun cambiamento nel decesso d’origine cardiovascolare o di infarto del miocardio non fatali tra i due gruppi.