Archivi categoria: Articoli per Medici

Thrombectomy within 8 Hours after Symptom Onset in Ischemic Stroke

Thrombectomy within 8 Hours after Symptom Onset in Ischemic Stroke

Tudor G. Jovin, M.D., Angel Chamorro, M.D., Erik Cobo, Ph.D., María A. de Miquel, M.D., Carlos A. Molina, M.D., Alex Rovira, M.D., Luis San Román, M.D., Joaquín Serena, M.D., Sonia Abilleira, M.D., Ph.D., Marc Ribó, M.D., Mònica Millán, M.D., Xabier Urra, M.D., Pere Cardona, M.D., Elena López-Cancio, M.D., Alejandro Tomasello, M.D., Carlos Castaño, M.D., Jordi Blasco, M.D., Lucía Aja, M.D., Laura Dorado, M.D., Helena Quesada, M.D., Marta Rubiera, M.D., María Hernandez-Pérez, M.D., Mayank Goyal, M.D., Andrew M. Demchuk, M.D., Rüdiger von Kummer, M.D., Miquel Gallofré, M.D., and Antoni Dávalos, M.D. for the REVASCAT Trial Investigators
N Engl J Med 2015; 372:2296-2306June 11, 2015DOI: 10.1056/NEJMoa1503780

Ezetimibe Added to Statin Therapy after Acute Coronary Syndromes

Ezetimibe Added to Statin Therapy after Acute Coronary Syndromes

Christopher P. Cannon, M.D., Michael A. Blazing, M.D., Robert P. Giugliano, M.D., Amy McCagg, B.S., Jennifer A. White, M.S., Pierre Theroux, M.D., Harald Darius, M.D., Basil S. Lewis, M.D., Ton Oude Ophuis, M.D., Ph.D., J. Wouter Jukema, M.D., Ph.D., Gaetano M. De Ferrari, M.D., Witold Ruzyllo, M.D., Paul De Lucca, Ph.D., KyungAh Im, Ph.D., Erin A. Bohula, M.D., D.Phil., Craig Reist, Ph.D., Stephen D. Wiviott, M.D., Andrew M. Tershakovec, M.D., M.P.H., Thomas A. Musliner, M.D., Eugene Braunwald, M.D., and Robert M. Califf, M.D. for the IMPROVE-IT Investigators
N Engl J Med 2015; 372:2387-2397June 18, 2015DOI: 10.1056/NEJMoa1410489

Rallentare la frequenza cardiaca nell’angina stabile

Fox K, et al. N. Engl J Med. 2014; 371:1091-9

Una frequenza cardiaca veloce é un marcatore di rischio cardio-vascolare.

L’ivabradine inibisce il flusso dell’impulso nervoso del pacemaker sinusale rallentando la frequenza  senza cambiare la pressione arteriosa e nemmeno la funzione ventricolare sinistra. Circa 20000 pazienti  con una malattia coronarica  stabile senza insufficienza cardiaca hanno ricevuto ivabradine  o placebo. Dopo tre mesi la frequenza cardiaca media era di 61/min nel gruppo trattato con il farmaco  e di 71/min nel gruppo placebo.

Dopo 28 mesi nessun cambiamento nel decesso d’origine cardiovascolare o di infarto del miocardio non fatali tra i due gruppi.

Statine e tumore del fegato

BMj Open 2014, sept 17

Una meta-analisi pubblicata su BMJ Open che include più di 5 milioni di persone dimostrerebbe che le statine possono avere un effetto protettore  contro il rischio di tumori del fegato.

L’analisi eseguita  in Cina da Meng Shi e colleghi ha mostrato una riduzione del 42% del rischio di sviluppare una neoplasia del fegato nei pazienti sotto terapia con statine. Il vantaggio é addirittura accentuato nei pazienti ad alto rischio di neoplasia epatica e nei pazienti trattati con statine ad alto dosaggio.

Gli autori terminano raccomandando l’utilizzo delle statine come farmaco adiuvante nel trattamento delle neoplasie del fegato e di non sospendere una terapia con statine nei pazienti con già epatopatie.